Piccola creatura, imprevedibile… irascibile, il suo mutare è continuo: ti sfido a trovarlo… a riconoscerlo.

Quando finalmente riesci a scorgelo e pensi: “Eccolo, si è materializzato! E’ proprio come me lo sono sempre immaginato!”. Sorpresa!

Lui non è così. Hai peccato di presunzione! Hai cercato di vederlo come tu lo avevi sempre desiderato, voluto. Forse ha cambiato colore? Perché è sparito di nuovo e non è più davanti al tuo cospetto? O forse c’è sempre e sei solo tu che non riesci più a vederlo? Perché la persona che si trova lì accanto a te, sì lì accanto a te, sta esclamando proprio in questo momento:

«Un camaleonte così bello… non lo avevo mai visto!»

E allora come te lo spieghi? Perché lei lo vede e tu no? Eppure siamo uno accanto all’altra…

E ti chiedi quando riuscirai a vederlo di nuovo? Se mai apparirà, come sarà? A che cosa somiglierà questa volta? Perché si comporterà così? In quale imprevedibile realtà si troverà la sua anima? Quale casa abiterà il suo spirito ribelle? Quale reale natura nasconderanno i suoi affascinanti colori?

Si mimetizza improvvisamente e… «Lo vedo! Ma noooooo… è sparito di nuovo!»

Non ti senti un po’ come lui? Un essere vivente da mille facce e tantissimi colori sgargianti, a volte mimetici che ti cuci addosso. Per compiacere chi? Te stesso? Gli altri? E soprattutto, gli altri ti vedono veramente per come sei o scorgono soltanto la tua immagine riflessa allo specchio? Quell’immagine che tu vuoi dare di te stesso, creata ad hoc solo per quella particolare situazione?

Adesso ti chiedo:

«E tu di che colore ti vesti oggi?»

«E ti sfido a capire, di che colore mi vestirò io?»

Riusciremo mai a vederci? A distinguerci tra la folla…

Chissà…

L’Umanità: semplicemente una camaleontica creatura in continua mutazione, in continuo cambiamento… alla ricerca di ciò che, nella maggior parte dei casi, non riesce mai a trovare. Perché? Perché non guarda con attenzione, imprigionata dal tempo tiranno che la cattura, portandola velocemente via con sé.

Il Camaleonte – Danil

Di Danil

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