Oggi muore la Coscienza, vecchia signora dal carattere umile e nobile, ma non c’è alcun Dubbio: la Colpa non è di nessuno.
– Memoriale –
Oggi muore la Coscienza, tradita dalla sua più cara amica e compagna di vita: la Colpa, alleatasi inaspettatamente con il Dubbio, che tutto crea e distrugge.
Si narra che le due “signore”, la Coscienza e la Colpa, siano venute al mondo insieme all’Umanità.
All’inizio del tutto, i loro animi erano ingenui, puri, dei veri e propri fogli bianchi, dove gli uomini potevano iniziare a scrivere le loro storie. Si fidavano l’una dell’altra, perché erano unite da uno stesso obiettivo: il senso civico e la responsabilità. Il loro scopo ultimo e alquanto nobile era quello di portare gli uomini a comprendere e discernere il bene dal male. Al momento che qualcuno commetteva un atto impuro e poco decoroso, per non dire deplorevole, arrivava la Coscienza che, grazie alla sua alleata Colpa, faceva in modo che, colui che aveva commesso tale atto, se ne prendesse la totale responsabilità, senza riversarla in capo ad altri. Questo meccanismo primordiale e infallibile faceva svanire il caos momentaneo, che si era venuto a creare a causa della cattiva azione, ristabilendo l’armonia e la pace nella comunità. Comunità che avrebbe continuato a intraprendere il percorso a lei destinato senza quelle fratture, che l’avrebbero portata alla perdita del bene comune e della retta via, incrinando irrimediabilmente la tenuta dei popoli. Fatto, questo, che li avrebbe resi appetibili prede per quei ciarlatani e cialtroni gonfi di borie e dicerie che, come palloncini colorati mossi dai venti, costellavano liberamente i cieli delle città, pronti ad esplodere per poi sparlare e seminar zizzania.
Il meccanismo che si innescava era molto semplice, seppur complesso: la Coscienza degli uomini faceva in modo che la Colpa non ricadesse sugli altri, ma solo su chi ne aveva l’effettiva responsabilità. Un’alleanza tra le due “signore”, stretta dal patto di fratellanza, che da sempre le aveva unite: non poteva esistere l’una senza l’altra e viceversa, perché non poteva la Coscienza prendersi la responsabilità di qualcosa senza l’aiuto incondizionato della Colpa che, in automatico, andava a ricadere su colui che era il responsabile del misfatto.
E così fu per molti e moltissimi anni, che se ne racconti e se ne abbia ricordi.
Un giorno, che nessuno è stato in grado di identificare nel tempo, ma indimenticabile nella memoria, arrivò tra gli uomini un “signore” dalla brutta nomea, capace solo di seminare discordia, nascosto sempre dietro gli altri per non farsi riconoscere. Proprio per questo motivo, mai è stata chiara la sua identità, ma solo il suo nome: il Dubbio.
Fu proprio il Dubbio che, senza motivo alcuno, ma solo per mera perfidia, si insinuò inaspettatamente tra la Coscienza, la Colpa e l’Umanità. Da allora le due belle signore non furono più in grado di fidarsi l’una dell’altra e gli uomini spaesati, iniziarono a scaricare la Colpa delle loro azioni sugli altri, nonostante la voce della propria Coscienza provasse ogni volta a farli desistere. Ma, ahimé, il Dubbio era sempre più subdolo e fortemente aggressivo: si fece strada nelle loro anime e, proprio grazie al Dubbio, ai ciarlatani e ai cialtroni, che adesso avevano preso il sopravvento, gli irresponsabili riuscivano a farla quasi sempre franca, eludendo ogni regola ed evitando ogni responsabilità.
Erano diventati più unici che rari i casi in cui la Coscienza riusciva a portare a buon fine il suo compito. Indebolita da tanta cattiveria e malvagità, non resse a lungo e stremata cadde sul campo di battaglia, dopo una lunga lotta, contro coloro che avevano indebolito e fatto invecchiare non solo lei, ma tutto il genere umano.
A sua volta la Colpa, anche se non perì in battaglia, fu colpita da un ingrato e maledetto destino. La morte di Coscienza la fece diventare sempre più forte, bella e affascinante, in grado di far cadere ai sui piedi chiunque avesse a che fare con lei. Ma, con l’arrivo del Dubbio, nessuno mai più se la prese con e per sé, privandola di ogni contatto umano e destinandola così alla solitudine eterna.
– Fine memoriale –
Ps: oggi muore la Coscienza, vecchia signora dal carattere umile e nobile, ma non c’è alcun Dubbio: la Colpa non è di nessuno. Ora che ci penso, la Colpa è di un viaggiatore del tempo che, per caso, è capitato in quest’epoca ma l’ho visto… se n’è andato via subito!
Testo tratto dalla raccolta di racconti brevi intitolata: “40 Sfaccettature di Covid-19” di Danil.
(16 novembre 2020 – Danil)