E’ proprio vero che… tutto, da un momento all’altro, può cambiare, senza preavviso, senza un vero e proprio motivo, senza un significato. Solo un anno fa, eravamo tutti elettrizzati, per l’arrivo delle feste. Ci preparavamo al Natale, ai mercatini da visitare liberamente, agli eventi da organizzare e a cui partecipare.
Fino ad un anno fa, respiravamo aria pulita (seppur inquinata). Fino ad un anno fa… sì… fino ad un anno fa…
Oggi tutto questo è solo un ricordo, un pensiero che riaffiora alla mente. Oggi i nostri stessi orizzonti ci limitano, perché non possono essere raggiunti. Oggi che respiriamo la nostra stessa aria, inquinata da un virus che ci ruba l’ossigeno. Un virus che arde e brucia, sovrastando la fievole fiamma della più ostinata speranza. Oggi mi guardo intorno e vedo volti inespressivi, coperti da mascherine, che tolgono parte della nostra personalità. Oggi un velo di tristezza distorce quei pensieri appartenenti ad un vicinissimo passato che, ahimé, non tornerà più.
Domani, chissà, che cosa succederà…
In questo momento sono a Siena, sta iniziando a piovere… sì, anche il tempo è nostalgico.
Testo tratto dalla raccolta di racconti brevi intitolata:
“40 Sfaccettature di Covid-19” di Danil.
(12 novembre 2020 – Danil)