C’era una volta una Pallottola Errante che, lungo il suo cammino, incontrò un Angelo dalle Piume d’Argento. I due si misero a parlare e, tra una chiacchiera e l’altra, lei gli narrò la storia della sua breve vita.
L’Angelo dalle Piume d’Argento, turbato dal racconto, chiese alla Pallottola Errante: “Perché? Perché hai colpito quel giovane? Ma lo conoscevi? Che cosa ti ha mai fatto?”
La Pallottola Errante, spaventata e dispiaciuta per l’accaduto, gli rispose: “Non è colpa mia… non è colpa mia! La colpa è della pistola che ha sparato! Io sono innocente, sono solo un oggetto… un oggetto a servizio dell’umanità!”
Allora l’Angelo dalle Piume d’Argento si mise alla ricerca della pistola, la trovò e le chiese: “Perché? Perché hai sparato la pallottola, che ha colpito quel giovane? Ma lo conoscevi? Che cosa ti ha mai fatto?”
La pistola spaventata e dispiaciuta gli rispose: “Non è colpa mia… non è colpa mia! La colpa è del dito, che ha premuto il grilletto, che ha fatto partire la pallottola, che ha colpito quel giovane! Io sono innocente, sono solo un oggetto… un oggetto a servizio dell’umanità!”
L’Angelo dalle Piume d’Argento si recò dalla mano del dito, che aveva premuto il grilletto e le chiese: “Perché? Perché hai premuto il grilletto della pistola, che ha fatto partire la pallottola, che ha colpito quel giovane? Ma lo conoscevi? Che cosa ti ha mai fatto? ”
La mano spaventata e dispiaciuta gli rispose: “Non è colpa mia… non è colpa mia! La colpa è della mente, che ha fatto in modo, che il mio dito, premesse il grilletto della pistola, dalla quale è partita la pallottola, che ha colpito il giovane! Io sono innocente, sono solo un mezzo… un mezzo a servizio dell’umanità!”
L’Angelo dalle Piume d’Argento cercò quella mente tra le menti, e quando la trovò, le chiese: “Perché? Perché hai fatto tutto questo?”
La mente, spavalda nei modi e negli atteggiamenti, gli rispose: “Io sono libera! Libera di pensare… libera di agire!”
L’Angelo dalle Piume d’Argento, colpito da cotanta sfrontatezza e arroganza, le rispose: “Cara mente, tu sarai anche libera di pensare e di agire… ma la tua libertà si ferma, nel momento stesso in cui, vai a limitare o a distruggere la libertà altrui! Per fortuna non tutte le menti e non tutta l’umanità, la pensa come te!”. Puntò il dito verso di lei ed esclamò: “Tu! Sì, proprio tu, stai attenta… stai molto attenta, perché la troppa libertà rischia di farti diventare schiava di una violenza, che non avrà più limiti!”
Questa è la triste storia di una Pallottola Errante e di un Angelo dalle Piume d’Argento, che, un maledetto giorno, si sono incontrati lungo il loro cammino.
Forza Manuel, gli Angeli non mollano mai!
(Danil)